Da lunedì, e per i prossimi cinque anni, non sarà più possibile vedere di persona l'ottava meraviglia dell'antichità, quell'altare di Pergamo esposto a Berlino nell'omonimo museo. Un laborioso restauro attende infatti l'opera, capolavoro dell'arte ellenistica, realizzata in onore di Zeus nel secondo secolo avanti Cristo.
Fatto edificare da Eumene II, che all'epoca regnava su Pergamo, antica città dell'Asia Minore, poco distante dalla costa dell'Egeo, il manufatto ricco di fregi e altorilievi fu ricomposto nel 1886 nella capitale tedesca, a cui venne ceduto dal sultano Abdul Hamid II, da archeologi locali. Confiscato dai russi al termine della Seconda guerra mondiale e trasportato nell'allora Leningrado, venne poi regalato alla Germania dell'Est negli anni Cinquanta del secolo scorso, ritrovando la collocazione attuale.
ANSA/dg