Il capo del Dipartimento dell'interno Alain Berset ha inaugurato giovedì le 49me Giornate di Soletta, poi aperte da "Akte Grueninger", lungometraggio di Alain Gsponer sul comandante della polizia sangallese che salvò decine di ebrei in fuga dal nazismo.
Sono ancora troppo pochi i film elvetici, ha da parte sua sottolineato la direttrice della rassegna Seraina Rohrer. Senza sostegni dall'estero non è d'altronde più possibile realizzare grandi opere in Svizzera, ha ancora osservato.
Sono circa 200 quelle che verranno proiettate da qui al 30 gennaio, 35 delle quali in prima visione.
A Soletta il cinema della memoria
Le Giornate cinematografiche di Soletta non mancano di proporre anche qualche prima assoluta. Come ad esempio il film d’apertura, immediatamente in uscita nelle sale della Svizzera tedesca, dedicato ad una figura negletta del novecento svizzero. Paul Grüninger era capitano della polizia sangallese quando tra fine 1938 e inizio 1939 decise di contravvenire alle direttive federali e falsificò i visti d’entrata di migliaia di profughi ebrei, nel tentativo di salvarli da un rimpatrio in Germania che avrebbe condotto alla deportazione. “Akte Grüninger” di Alain Gsponer si sofferma su questo autentico eroe della disubbidienza civile, che a causa delle sue azioni finì licenziato e morì povero.
La riabilitazione piena è avvenuta postuma soltanto a cinquant’anni dai fatti, mentre quella cinematografica è nel documentario di Richard Dindo del 1997 “Grünigers Fall” (riproposto alle giornate) e in questo nuovo tv movie, che semplifica parecchio i fatti ma ha il merito di riproporre all’attenzione il personaggio.
ATS/dg/Zucchi
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RG 18.30: il servizio di Marco Zucchi
RSI Info 23.01.2014, 20:07