Muri e barriere per fermare profughi e migranti, carceri, bunker, macelli: il Museo svizzero di architettura di Basilea dedica una mostra a progetti e a pratiche architettoniche molto diffuse nel mondo, ma di cui si parla poco e, per quanto possibile, si cerca di tenere nascoste. La mostra è stata allestita in collaborazione con studi di architettura internazionali e con i Politecnici federali di Zurigo e di Losanna.
Il percorso espositivo inizia con un'installazione nella quale si vedono pendere dal soffitto sagome di cartone di bombe. Un secondo spazio emblematico è quello dedicato alle dimensioni delle celle di detenzione. Nell'area sono state riprodotte quelle della Guinea, che con soli 2 metri quadrati sono tra le più piccole del mondo. Queste stanze sono a disposizione dei visitatori, che possono entrarci e scrivere i loro pensieri.