Chi avrebbe mai pensato che ci sarebbero stati dei gioielli architettonici nascosti nelle immense pianure dell'ex Unione Sovietica (URSS)? Sfogliando il catalogo "Soviet Bus Stop", del fotografo canadese Christopher Herwig, ci si può rendere conto di quanta creatività ed immaginazione hanno avuto i progettisti delle fermate d’autobus dell'attuale Russia e dei paese confinanti.
Soviet Bus Stops, su gentile concessione di Christopher Herwig
Il progetto di Herwig cominciò nel 2002, quando decise di andare da Londra a San Pietroburgo in bicicletta assieme alla sua ragazza e la sua attenzione venne catturata per la prima volta da queste particolarissime strutture. E in seguito, una volta stabilitosi in Kazakistan per tre anni, continuò la sua ricerca scoprendo un ricco filone stilistico, quasi una sorta di variazione regionale.
"Alcune - racconta oggi il fotografo canadese - sono davvero pazzesche. Hanno una propria personalità. Al di là della cortina di ferro e di tutti i cliché questo vuol dire che c’erano milioni di individui che sognavano ad occhi aperti e spingevano i limiti della loro creatività".
Oliver Brenni