Il mondo del cinema prova ad esorcizzare la paura terrorismo nonostante gli allarmi. Mercoledì, alla cerimonia di apertura del 69esimo festival di Cannes, con Cafè Society di Woody Allen in premiere mondiale, se possibile c'erano più star del solito quasi a darsi forza in massa per scacciare la psicosi senza mostrare almeno esteriormente di sentire la pressione.
E anche dentro il Palais du festival durante il galà non sono mancati i riferimenti all'incubo contemporaneo. Nel pomeriggio, i cecchini sul tetto in assetto antiterrorismo hanno sorvegliato dall'alto che la Montee des Marches, un'icona visiva mondiale di cinema e jet set, fosse splendente come al solito con tutte quelle decine e decine di fotografi in smoking a immortalare i protagonisti della serata.
Esercito e polizia a ogni angolo
E nel galà, condotto da Laurent Lafitte, gli spezzoni in bianco e nero di film ambientati a Parigi hanno restituito al pubblico in platea e a quello televisivo in contemporanea mondiale il messaggio di una nazione e una città che nonostante gli attentati di novembre non vuole sentirsi in guerra come invece lo stato di emergenza, proclamato sei mesi fa dopo gli attentati del 13 novembre, attesta inevitabilmente.
La procedura di sicurezza per entrare al Palais (Albachiara, Rete Uno 11.5.16)
RSI Info 12.05.2016, 00:21
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Cannes, al via la 69esima edizione
Il festival di Cannes al via
Telegiornale 11.05.2016, 20:00
ANSA/Red.MM