L'attore statunitense Philip Seymour Hoffman è stato trovato morto domenica nel suo appartamento di New York. La causa del decesso potrebbe essere un’overdose, ha riferito la polizia. L’artista 46enne era entrato in clinica lo scorso anno per cercare di superare la dipendenza dall’eroina.
Nel 2006 aveva vinto l’Oscar con il film “Truman Capote - A sangue freddo” in cui interpretava il celebre scrittore. Era stato nominato altre tre volte come attore non protagonista, l’ultima nel 2013 per “The Master”, diretto da Paul Thomas Anderson. Proprio il sodalizio con questo regista lo aveva portato a recitare in altre pellicole acclamate dalla critica quali “Boogie Nights” e “Magnolia”.
Lo si ricorda anche per "La 25a ora" di Spike Lee, per "La guerra di Charlie Wilson" di Mike Nichols, per "Il grande Lebowski" dei fratelli Coen e per i ruoli in piccoli cult del cinema indipendente come "Happiness" di Todd Solondz e "La famiglia Savage" di Tamara Jenkins.
Reuters-AFP-Ansa/cos
Scoperto da un amico
E’ stato un amico, preoccupato perché non riusciva a raggiungerlo, a scoprire il cadavere dell'attore a metà mattinata. Dopo che la notizia si è sparsa una piccola folla si è radunata sotto la casa al numero 35 di Bethune Street, nel West Village. Legato da anni alla costumista Mimi O'Donnell, Hoffman lascia due figlie, di otto e sei anni, e un figlio di dieci.
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RG 24.00 - Il servizio di Marco Zucchi
RSI Info 03.02.2014, 00:45
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