La decisione delle autorità sangallesi di censurare il manifesto, metà del quale la ritraeva nuda, ha dato risalto alla mostra che il Museo storico dedica a Tina Modotti, "emigrante, fotografa e rivoluzionaria". Nata a Udine nel 1896, l'artista fu musa e poi amante di uno dei grandi nomi della fotografia mondiale, Edward Weston, con cui emigrò in Messico (seconda tappa dopo la California) nel 1926 e che fu l'autore dello scatto vietato a San Gallo.
La relazione artistica oltre che amorosa le permise di sviluppare il suo talento e la sua carriera, dandole fama. Nel contempo intensificò la sua attività politica rivoluzionaria, in seguito alla quale fu costretta ad abbandonare la patria adottiva. Girovagò in seguito per l'Europa, fu in Spagna durante la Guerra civile e solo nel 1939 tornò in Messico, dove morì nel 1942.
L'esposizione, la prima dedicatale in Svizzera, comprende oltre 60 immagini, un cortometraggio e numerosi documenti. È aperta dal 30 agosto e si chiuderà il 4 gennaio 2015.
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RG 18.30 del 19.10.2014 Il servizio di Raniero Fratini
RSI Info 19.10.2014, 18:28
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