Il riferimento cinematografico più evidente è il celebrato I ragazzi di Via Panisperna di Gianni Amelio, che nel 1989-'90 portò al grande pubblico cine-televisivo (le versioni erano due: quella corta per le sale e quella lunga della RAI) la vicenda appassionante e controversa del cenacolo di giovani fisici italiani, Enrico Fermi in testa, che negli anni venti e trenta del novecento fece fare passi da gigante alla scienza dell'atomo.
La locandina di Nessuno mi troverà
Una fonte ancora più focalizzata e specifica è il celebre
La scomparsa di Majorana (1975) di
Leondardo Sciascia, in cui lo scrittore siciliano batteva alcune ipotesi immaginifiche (poi riprese anche da Amelio, soprattutto nella versione tv) sul mistero legato a uno dei fisici in questione,
Ettore Majorana.
Per alcuni è stato forse il più grande fisico teorico del ‘900. Probabilmente è il più noto scomparso della storia dell’Italia contemporanea. Dalla sua sparizione, nel marzo del 1938, sono state molte le ipotesi formulate, anche fantasiose. Ancora oggi Majorana continua a stimolare riflessioni e a generare resoconti.
Una vicenda misteriosa ricostruita anche con le animazioni
Come quello del regista
Egidio Eronico, che ha presentato allo
Spazio Oberdan a Milano davanti ad un pubblico attento e curioso il suo recente
Nessuno mi troverà – Majorana Memorandum, film che ripropone il tema attraverso documenti, immagini d’archivio, animazioni da graphic novel e testimonianze.
Un documentario intenso e conciso, appena pubblicato anche per homevideo, che andando al di là delle semplici ipotesi o congetture, mescolando con abilità diversi linguaggi cinematografici, costruisce una rappresentazione che ricorda e al contempo travalica l’inchiesta giornalistica, riuscendo a tenere lo spettatore incollato alla poltrona.
TC/MZ
Intervista di Tiziana Conte con Egidio Eronico (Rete Due 23.7.16)
RSI Cultura 24.07.2016, 14:01
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