La matita è un oggetto che da quando è stata inventata così come la conosciamo, e cioè dopo la scoperta di un giacimento di grafite pura nella seconda metà del sedicesimo secolo in Inghilterra, ha subito pochi cambiamenti. Una “fodera” in legno e un cuore di grafite. Ma come si costruisce?
Si sceglie un legno tenero, lo si taglia in tavolette spesse come mezza matita, sulle tavolette vengono incise delle scanalature dove verrà deposta la mina che è prodotta mescolando, pressando e cuocendo una miscela di argilla, acqua e appunto grafite (le matite colorate loro non contengono grafite ma cera e pigmenti).
Immaginatevi un panino. Le tavolette di legno sono il pane, la mina è il salame. Tavoletta scanalata sotto, mine nelle scanalature, tavoletta scanalata sopra. Le due fette vengono incollate e la matita grezza è pronta. Il resto, dopo la rifinitura e l’affilatura, dipende dai modelli: verniciati, logati, con o senza gommino… insomma ad ognuno il suo lapis.