Molti di noi, il personaggio della spia senza nome, il killer a sua insaputa, la macchina da guerra umana (da disattivare) empaticamente lo amano dai tempi dei romanzi di Robert Ludlum, che ha avuto l'idea fulminante di inventarsi un personaggio assolutamente perfetto.
Una spia, un agente specialissimo (anche un po' creato in laboratorio) che oltre a salvarsi la pelle in ogni maniera, deve anche cercare di (ri)scoprire le sue origini: chi è e soprattutto perché sa e fa le cose che istintivamente gli tocca fare.
Dai romanzi del 1980 e seguenti, sono arrivati 4 film, ad oggi: il quinto lo vedremo sul megaschermo di piazza Grande il 5 agosto ed è uno degli eventi più attesi della 69esima edizione. Per consolidare quella che tra questa saga e questo festival è una vera attrazione fatale.
Bagnàti fino alle ossa per il primo episodio
The Bourne Identity (2002 di Doug Liman) catapultava nei panni di Jason Bourne l'ormai già superstar
Matt Damon. Girato tra Parigi e Zurigo, con capatine in Italia, arriva a Locarno in un festival che quell'anno porta in piazza tantissimi film da botteghino:
Insomnia, Signs, Sognando Beckham (che vince il premio del pubblico).
The Bourne Identity (2002)
Ma vedere le evoluzioni sulla mini di Damon sullo schermo... beh, magia pura. Al punto tale che
gli annali registrano una proiezione in Piazza Grande piovosissima eppure affollata, con davvero tanti appassionati disposti a bagnarsi fino alle mutande pur di vedere la fine del film.
Back to the Piazza
Bourne sul Verbano ci torna due anni dopo, con il secondo episodio,
The Bourne Supremacy (2004 di Paul Greengrass), che sancisce la nascita della coppia Damon-Greengrass che ha segnato l'evoluzione di questa minisaga. Mentre il nostro "eroe" Bourne cerca poco alla volta di recuperare la memoria e di stare il più lontano possibile da ogni pericolo (nessun problema: sono i cattivi che andranno a cercarlo...).
The Bourne Supremacy (2004)
Ma le scorie dell' "Operazione Treadstone" da cui tutto ha inizio, lo spingono in scenari di guerre spionistiche che nemmeno negli anni '80... con l'aggravante che lui ha sempre una personalissima missione da compiere, scoprire le sue origini. Cosa che puntualmente e finalmente avviene: un nome, David Webb, una città, Nixa, Missouri. Tutto finito? Figurarsi...
Non c'è due senza tre
The Bourne Ultimatum (2007 di Paul Greengrass) è il terzo giro di piazza Grande con Matt Damon e il suoi fantasmi mai placati. Il film ha per sottotitolo italiano (
Il ritorno dello Sciacallo) perché ancora una volta Bourne deve mettersi a lottare contro un passato che lo riguarda direttamente ma del quale è assolutamente inconsapevole. Quindi, ancora una volta, per lui sarà come leggere un libro partendo da metà e andando verso l'inizio...
The Bourne Ultimatum (2007)
C'eravamo appena crogiolati nella soluzione dei misteri dell'Operazione Treadstone, che ci imbattiamo in "Blackbriar" ovvero lo step successivo e ancora più segreto. Una sorta di mantello per tutte le operazioni clandestine della CIA, nelle quali un posto centrale occupa... la nostra spia smemorata. Attenzione: "Ultimatum" è un film da Academy:
si porta a casa tre Oscar, tecnici quanto si vuole (montaggio, suono e montaggio sonoro) ma son tre statuette comunque!
TRAILER Jason Bourne
RSI Info 15.07.2016, 16:38
E adesso arriva Jason Bourne (2016 di Paul Greengrass) che di "Ultimatum" è il sequel diretto e che scopriremo a Locarno.
All'appello ne manca uno
Lo "spin-off", quello senza Matt Damon e Paul Greengrass. Quello con Jeremy Renner. L'unico che è mancato all'appello anche in piazza Grande.
Jeremy Renner in una scena del film
In
The Bourne Legacy (2012 di Tony Gilroy) il protagonista si chiama Aaron Cross ed è un altro degli agenti nati nell'ambito delle tante operazioni segretissime "simil Treadstone" che, ora, diventano un peso ed un pericolo per la CIA. E vanno eliminati.
Vuoi vedere che proprio il mancato giro sul Verbano ha convinto tutti a richiamare in servizio Greengrass, Damon e il buon vecchio David Webb alias Jason Bourne?
Alessandro Bertoglio
www.rsi.ch/cinema