La storia della Svizzera rappresentata nei film: una mostra in corso a Roma, organizzata dall'Istituto svizzero al Teatro dei Dioscuri, mette a fuoco l'immagine della Confederazione nei vari film che hanno come sfondo paesaggi o contesti elvetici, veri o ricreati in studio. L'esposizione si basa sul libro Backdrop Switzerland di Cornelius Schregle, che presenta appunto la Svizzera attraverso il cinema internazionale.
L'elenco dei registi che hanno scelto la terra elvetica come sfondo per le loro pellicole è molto lungo, da Alfred Hitchcock a Paolo Sorrentino. Ci sono anche tutti i cliché del caso: montagne, stazioni sciistiche, cioccolato, orologi, banche e mucche. "La mucca è sempre stata un simbolo svizzero - spiega Schregle - Al Pacino era arrivato in Svizzera da New York e non aveva mai lasciato la città prima. Così, quando gli hanno fatto vedere una mucca, l'attore si è messo a correre perché pensava fosse pericolosa".
"Nel 1975 Black Edwards aveva uno chalet a Gstaad. - continua Schregle - È venuto in Svizzera per girare il film Il ritorno della pantera rosa. La pellicola venne girata in particolare proprio nella località bernese, dove per il lancio del film venne organizzata una festa enorme. Hanno affittato tutto l'Hotel Palace. C'erano Peter Sellers e ospiti come Richard Burton e Liz Taylor. Hanno fatto venire anche l'orchestra da Los Angeles per suonare la colonna sonora".