Tra cultura, credenze e tradizione popolare in questi giorni autunnali si preparano dei buonissimi dolci che arricchiscono le tavole, in particolar modo tra la notte di Ognissanti e il 2 di novembre, dedicato ai nostri cari defunti. Ed allora ecco spopolare nelle pasticcerie il pane dei morti e gli ossi da mordere.
Per saperne di più siamo andati in un laboratorio di Bellinzona dove producono il pane dei morti. Una ricetta gustosissima composta da biscotti secchi, mandorle sbriciolate, un mix di uva sultanina, arancini e cedro a cubetti e in aggiunta tutti gli altri ingredienti dalla farina allo zucchero, dagli albumi al lievito in polvere alle spezie. Poi c'è la lavorazione rigorosamente a mano, prima di metterli in forno.
“Una volta quando moriva qualcuno – spiega il pasticciere Christian Gambetta – si faceva del pane da distribuire a chi veniva a trovare il defunto. Partendo da questa usanza nel tempo è stato elaborato un pane dolce proprio pensato proprio per questo periodo”.
Nella tradizione, il pane dei morti è accompagnato da un altro dolce tipico, meno elaborato ma ugualmente gustoso: gli ossi da mordere, biscotti deliziosi, piatti e duri da masticare con nocciole intere. L' impasto viene diviso in piccoli pezzi ai quali viene data una forma allungata che ricorderebbe secondo alcuni la forma di un osso come la tibia.
Scopri tutti i segreti di questi dolci tradizionali ticinesi e lombardi nel servizio del Quotidiano.
La festa dei morti... a tavola
Il Quotidiano 02.11.2018, 19:00