All'ultima edizione del Festival di Venezia aveva creato la sorpresa: Sacro GRA di Gianfranco Rosi, viaggio spiazzante e evocativo lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma, era stato il primo documentario a vincere il Leone d'oro in settanta edizioni.
Con parecchio ritardo il film è uscito nelle sale cinematografiche svizzere e arriva ora anche in quelle ticinesi. A rendere possibile l'uscita la Cineteca svizzera di Losanna, che da qualche tempo si sta dedicando ad un nuovo ruolo, la distribuzione sul territorio nazionale di una serie di film di interesse culturale che i distributori commerciali trascurano. Era accaduto con Cesare deve morire dei fratelli Taviani, Orso d'oro a Berlino 2012, come pure con Io e te di Bernardo Bertolucci.
"Sacro Gra", ha ricordato il regista in visita a Lugano per l'anteprima, "chiede una grande partecipazione allo spettatore". Perché i non-detti sono numerosi e le varie umanità incontrate lungo il raccordo restano volutamente solo accennate.