La 29esima edizione di Castellinaria (12-19 novembre) offre occasioni di visione e di confronto ai giovani, sui giovani e con i giovani. Ci siamo divertiti a riassumere l'edizione 2016 in una piccolo dizionario che serva da bussola per la navigazione
A
Atelier con i ragazzi. Una delle ricchezze di Castellinaria. Quest'anno ce ne sono sugli effetti speciali realizzati attraverso il make up e su tanti altri temi.
B
Gino Buscaglia, ovvero il presidente. Dinamico come un caterpillar e pieno di passione inesauribile. Se il piccolo festival per ragazzi bellinzonese ha iniziato a avere una crescente attenzione istituzionale anche dall'Ufficio federale della cultura molto merito va anche alla sua tenacia.
C
Cane Peo. Il personaggino blu della RSI è una presenza allegra e ormai storica del foyer dell'Espocentro di Bellinzona. Accoglie i piccoli spettatori e li fa giocare. Una vera icona della Svizzera italiana.
D
Decentramento. Parola che gli organizzatori usano con grande piacere, perché significa far arrivare i film del festival a tanti altri pubblici: nei Grigioni, a Basilea campagna, nel Giura, nel Canton Neuchâtel e anche all'estero.
E
Espocentro. Non sarà bello come un teatro di Jean Nouvel ma è molto funzionale allo scopo: ogni anno per una settimana diventa una sala da circa cinquecento posti, quindi tra le più grandi del Canton Ticino.
F
Fai bei sogni. Una frase da dire a tutti i bambini, ma che nel film di chiusura firmato Marco Bellocchio e tratto dal romanzo di Gramellini racconta di un abbandono difficilissimo da digerire.
G
Non una ma tre: Grande Gigante Gentile. Il nuovo film di Spielberg è attesissimo da tutti quelli che hanno letto il libro di Roald Dahl. In America ha fatto flop, forse per una pasta visiva digitale un po' stucchevole. Ma l'occasione per guardarlo un mese prima dell'uscita è ghiotta.
H
Herzog - i più moderni di solito sono gli anziani! Il grande regista tedesco in Lo and Behold va in giro a fare domande per cercare di capire come è cambiato il mondo dopo quasi 50 anni di internet. Più originale di qualsiasi film sulle tecnologie tentato da un ventenne
I
Inconnue - senza nome come la ragazza che dà il titolo al nuovo film dei fratelli Dardenne. Per una volta non tutti hanno osannato un loro film ma la curiosità è persino maggiore, perché dopo i fischi (pochi) ricevuti a Cannes i due belgi hanno deciso di rimontare e accorciare il tutto
J
Jeunes Cinéphiles, ovvero giovani cinefili. Sono quelli dell'omonima associazione, che anche in Ticino hanno una cellula. Si radunano mensilmente per andare insieme al cinema, discutere dei film e scrivere le loro recensioni. È da loro che parte lo stimolo per il workshop dedicato alla critica cinematografica.
K
Un piccolo Koala animato proveniente dall'Australia. Billy il koala è il film di Minimusica proposto in doppia proiezione per i più piccoli, il mercoledì pomeriggio.
L
Lingua. L'italiano in particolare. Il festival è convinto che anche il cinema sia un importante veicolo di difesa della diversità linguistica sempre più sotto scacco. Tra le tantissime cose in programma sottotraccia c'è anche questo tema.
M
Maori colossali e dalla faccia incredibilmente cinematografica. Sono i tosatori di pecore del neozelandese Il patriarca, film con cadenze d'altri tempi che porta lo spettatore gustosamente agli antipodi, per seguire una faida tra famiglie.
N
Nazismo. Ci sono tanti modi per far riflettere i ragazzi sulla Storia e sulla memoria. Uno curioso e intrigante è il film Er ist wieder da, in cui si immagina un ritorno del dittatore con i baffetti.
O
Ospiti. Non tantissimi, ma quelli che servono a rendere la manifestazione un dialogo tra autori e pubblico. Ad esempio a parlare con i liceali arriva Ivan Cotroneo, regista di Un bacio.
P
Pinocchio è forse il primo nome se si chiede a qualcuno che abbia una certa età di unire il nome Luigi Comencini al concetto di cinema per ragazzi. Ma ancor di più forse si pensa a Marcellino pane e vino. In realtà all'Espocentro, oltre a una mostra fotografica che commemora il centenario del regista, viene proiettato in versione restaurata un suo film intimamente svizzero: lo storico Son tornata per te - Heidi del 1952.
Q
Quindici. L'età spartitraffico del festival. I film per la prima fascia sono infatti quelli del concorso 6-15, quelli della seconda vengono dedicati al pubblico dai 16 ai 20. E le due giurie principali rispettano da anni rigorosamente questo criterio anagrafico.
R
Rossi come il signor Rossi! Il genio dell'animazione Bruno Bozzetto, papà di uno degli omini-icona del 20esimo secolo, torna a Castellinaria nella giornata conclusiva. Imperdibile
S
Lo Swing sembra tutto fuorché una musica per ragazzini. E invece si inaugura così, con una band di giovanissimi turgoviesi che suonano ritmi di metà novecento e poi con il documentario Swing it Kids che parla dei loro successi mondiali.
T
Torpedone. Come si diceva una volta. Oggi diremmo bus ma non funziona col giochino dell'alfabeto. È il mezzo con cui arrivano al festival decine di scolaresche svizzere e anche italiane, in una transumanza virtuosa verso scoperte cinematografiche spesso inattese. E visto che di viaggi si parla mettiamoci anche la T di Tour de France, film con l'omone Depardieu che potrebbe essere una di queste scoperte.
U
Una. Ne manca solo una per fare trenta edizioni. Un viaggio con un click tra i manifesti e i vecchi palmares del festival è di rigore.
V
Come Visione collettiva, tutti insieme, in una sala piena, magari di bambini urlanti e scalpitanti. È un'esperienza preziosa che Castellinaria permette di compiere. Ma ad aver dimenticato che emozione si prova a vedere un film insieme agli altri sono forse più gli adulti che i ragazzi.
W
Astrid Whettnall. È la protagonista del film più inquietante dell'intero festival, La route d'Istanbul di Rachid Bouchereb. Interpreta una madre che va in cerca della figlia, fuggita per arruolarsi nelle milizie jihadiste dell'ISIS.
X
X come vietato ai minori. Decisamente un concetto estraneo alla logica del Festival del cinema giovane, che ha un programma pensato proprio per loro.
Y
Youth. Arrivano ospiti che parlano in tante lingue e allora è bene declinare la parola nella lingua franca internazionale, l'inglese. (Cinema e) Gioventù è anche il termine chiave della collaborazione tra la manifestazione turrita e il cugino più grande e importante: il Festival di Locarno.
Z
Facile come dire Giancarlo Zappoli, il giornalista-critico-direttore-insegnante che da tantissime edizioni è il motore artistico di Castellinaria. Senza irriverenza si può affermare che "non è più un ragazzino" ma di proporre cose che interessano a un pubblico giovane dimostra di essere sempre capacissimo.
MZ
GLI ARTICOLI RSI SU CASTELLINARIA
I SERVIZI TELEVISIVI
Approfondimento su Castellinaria
Il Quotidiano 16.11.2016, 19:00
Via alla 29esima edizione di Castellinaria
Il Quotidiano 13.11.2016, 19:00
I SERVIZI RADIOFONICI
19.11.2016 bilancio di Castellinaria alle CSI
RSI Info 20.11.2016, 15:42
Contenuto audio
12.11.2016 Primi suoni da Castellinaria (Cronache della Svizzera italiana)
RSI Info 13.11.2016, 08:22
Contenuto audio
11.11.2016: Buscaglia e Zappoli presentano Castellinaria a Tutorial (Rete Uno)
RSI Info 11.11.2016, 17:05
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