In principio era Alba, attrice italiana dal volto mai banale e dalle indubbie capacità. Mazzacurati, Luchetti, "Giorni e nuvole" di Silvio Soldini, in cui era la figlia dell'imprenditore licenziato Antonio Albanese. Poi Avati, di nuovo Soldini ("Cosa voglio di più", "Il comandante e la cicogna"), due volte Bellocchio ("Sorelle mai" e "Bella addormentata") e così via. Per diventare una delle interpreti più in auge della nuova generazione.
In maniera più lenta e tranquilla intanto c'era anche Alice, la sorellina di due anni più giovane. Lettere a Torino, i primi documentari, fino alla selezione del suo esordio registico "Corpo celeste" (prodotto anche da Amka Fims di Savosa e dalla RSI) nella Quinzaine des réalisateurs di Cannes 2011.
Nel nuovo film diretto da Alice, "Le meraviglie" (di nuovo coprodotto da Amka e RSI), per la prima volta lavorano insieme e Alba ne è la protagonista. La storia - anche se loro ci tengono che la cosa non venga troppo sottolineata - è fortemente autobiografica e quindi c'è tutto per considerarla una questione di famiglia.
Intanto, in attesa di presentare il film in concorso a Cannes domenica 18 maggio, in Italia iniziano a fioccare le consacrazioni mediatiche, come quella nell'ultimo numero di Io Donna del Corriere della Sera. L'impressione è che da oggi, come i fratelli Coen, i fratelli Taviani e altri colleghi "accoppiati", anche loro diventeranno per tutti le sorelle Rohrwacher.
Marco Zucchi