Nel 2013 con il documentario Der Imker aveva vinto il Prix de Soleure alle 48esime Giornate cinematografiche: ora il regista svizzero di origine kurdo-siriana Mano Khalil viene chiamato a inaugurare (di nuovo in concorso) una 51esima edizione in cui i film su giovani in cerca di sé sono particolarmente presenti.
L'incontro con Mano Khalil per Finestra aperta di Rete Due
RSI Info 22.01.2016, 00:03
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La protagonista di
Die Schwalbe (La rondine) si chiama Mira (la interpreta
Manon Pfunder) e malgrado parli schwiizer dutsch è di origine kurdo-irakena. Ha sempre pensato che suo padre fosse morto nell'eroica lotta di resistenza contro Saddam Hussein, ma quando scopre delle lettere tra gli effetti personali di sua madre si rende conto che non è così. Parte per la sua terra d'origine, particolarmente pericolosa in questi tempi, per mettersi sulle tracce di un uomo di cui non sa nulla e che attira la sinistra attenzione di tutte le persone a cui viene nominato.
Interrogarsi sulla propria identità sembra essere uno dei temi centrali della cinematografia svizzera 2.0, sempre più spesso attenta a dar conto del cosmopolitismo culturale che caratterizza il paese. Per documentare il complesso passaggio dalla storia individuale alla Storia dei popoli, Mano Kahlil si affida in questo caso alla finzione narrativa, ma l'ispirazione (e l'aspirazione) resta comunque il cinema del reale.
MZ
L'incontro con Mano Khalil per Finestra aperta di Rete Due
RSI Info 22.01.2016, 00:03
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Le giornate del cinema di Soletta
Telegiornale 21.01.2016, 20:00