È Abdulrazak Gurnah il vincitore del Premio Nobel per la letteratura. Il Comitato svedese ha ancora una volta preso in contropiede i bookmaker, che vedevano favorita la romanziera francese Annie Ernaux, autrice di "L'evento" il cui adattamento cinematografico di Audrey Diwan aveva trionfato al Festival di Venezia.
Gurnah, 73enne tanzaniano nato a Zanzibar, scrive in inglese anche se la sua lingua materna è lo swahili. È ora residente nel Regno Unito, dove è approdato come rifugiato alla fine degli anni '60. È stato premiato per la sua analisi "senza compromessi" degli "effetti del colonialismo e del destino dei rifugiati fra culture e continenti", stando alla motivazione. Tra le sue opere figurano dieci romanzi ("Paradise", il quarto nel 1994, lo ha fatto conoscere) e numerose storie brevi.
Il momento dell'annuncio
L'insignito è stato, fino al suo recente ritiro dall'attività lavorativa, docente di letteratura inglese e postcoloniale presso l'Università del Kent a Canterbury, dove si è dedicato segnatamente a scrittori come Wole Soyinka, Ngũgĩ wa Thiong'o e Salman Rushdie.
La reazione
"Ho pensato che fosse uno scherzo", ha detto Gurnah in una reazione in audio pubblicata sul sito del Nobel. "È stata tale la sorpresa che ho aspettato fino a quando l'ho sentito annunciare prima di poterci credere", ha detto ancora. Il vincitore ha quindi invitato l'Europa a considerare i rifugiati dall'Africa come una ricchezza, sottolineando che non arrivano "a mani vuote". "Molte di queste persone vengono, fuggono per necessità, e anche francamente perché hanno qualcosa da dare".
Le librerie non si sono fatte cogliere impreparate
Il tanzaniano è solo il quinto scrittore africano a vincere il Nobel, dopo il citato nigeriano Soyinka nel 1986, l'egiziano Nagib Mahfuz nel 1988 e i sudafricani Nadine Gordimer (1991) e J.M. Coetzee (2003).
Notiziario 14.00 del 07.10.2021 - Letteratura, Nobel ad Abdulrazak Gurnah - Il servizio di Enrico Bianda
RSI Info 07.10.2021, 14:53
Contenuto audio