Mary Tyler Moore, ultimo ciak

Mary Tyler Moore, che negli anni Settanta dello scorso secolo rivoluzionò le serie televisive statunitensi dando corpo a personaggi femminili al di fuori degli schemi usuali fino ad allora, è morta di polmonite in un ospedale del Connecticut.

Ormai 80enne, in patria era stata una delle dive più popolari del piccolo schermo ed enorme era stata la sua influenza sulle attrici delle generazioni successive, da Jennifer Aniston a Debra Messing e Tina Fey, quest'ultima chiaramente ispiratasi alla capostipite.

Newyorchese di Brooklyn, aveva avuto una vita difficile: genitori alcolizzati, una sorella morta di overdose, un fratello di cancro, il figlio mentre maneggiava una pistola, lei stessa malata di diabete mellito da quando aveva 30 anni. Il successo le aveva sorriso per la prima volta negli anni Sessanta con il "Dick van Dyke Show", in cui interpretava la parte della moglie di un autore di commedie. Candidata all'Oscar per il ruolo affidatole da Robert Redford in "Gente comune", conquistò popolarità planetaria nei panni della grintosa Mary Richards nel "The Mary Tyler Moore Show".

ANSA/dg