Questa è la leggenda del Ponte Oscuro di Crana, della signora Miseria e della sua capra. Miseria di nome e di fatto in una valle, quella d’Onsernone, che ha conosciuto nei secoli la fame, lo spopolamento e l’abbandono. E' una storia tramandata di generazione in generazione, raccolta e riproposta negli scorsi anni da un gruppo di studenti onsernonesi. Un racconto d'altri tempi, che ha colpito un gruppo di valligiani, che hanno pensato di rievocarla attraverso una scultura in granito dell'artista svizzero Raphael Pache.
"La leggenda è bellissima. E ricrea una realtà di queste terre: la fame, la povertà, il lavoro della paglia, l'altruismo di una popolazione senza grandi risorse", racconta Valerio Poncioni, il portavoce del gruppo responsabile dell'iniziativa. "È una sfida nata quasi per caso, tra un gruppo di amici, che ora ha il sostegno da più parti", prosegue.
L'inaugurazione ufficiale della Miseria è prevista per il 24 agosto, al Ponte Oscuro di Crana.
- Miseria, la vecchia del Ponte Oscuro
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