Cultura e spettacoli

Moni Ovadia, speranza e humor

L’artista a Lugano in un récital di canti e musiche rom ed ebraiche per sollecitare adesione, passione e responsabilità contro i soprusi e le ingiustizie

  • 18 maggio 2017, 19:00
  • 23 novembre, 05:39
04:43

Moni Ovadia a Lugano contro soprusi e ingiustizie - Intervista di Francesca Pusek

RSI Info 18.05.2017, 19:00

Moni Ovadia è preoccupato e pessimista: siamo conciati male, dice, senza mezzi termini, durante l'intervista concessa alla RSI a margine della sua presenza a Lugano ospite del Festival Diritti Umani.

Tuttavia, nonostante la sua preoccupazione e il suo pessimismo, continua a cantare e a recitare per denunciare i soprusi e le ingiustizie da qualsiasi parte arrivino. Mercoledì sera ha proposto al Ciani un recital di canti, musiche e storie rom, sinti ed ebraiche, senza confini, affinché ciascuno di noi si assuma le sue responsabilità.

Salomone, detto Moni, Ovadia, nasce in Bulgaria. La famiglia ebraico sefardita si trasferisce a Milano dove Ovadia cresce e muove i primi passi nel mondo dell'arte. La sua opera è quasi interamente volta alla conservazione e alla diffusione dell'antica cultura yiddish e dell'Europa dell'Est. Artista ironico e auto-ironico, uomo di sinistra, si dichiara agnostico e usa l'umorismo come grimaldello per scardinare muri, confini e conformismi.

Francesca Pusek/Quotidiano

Dal Quotidiano:


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Moni Ovadia oltre i confini

Il Quotidiano 18.05.2017, 19:00

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