Una crisi cardiaca ha stroncato nella notte fra lunedì e martedì lo scrittore, giornalista e filosofo francese Jean D'Ormesson. "Ha sempre detto che sarebbe partito senza aver detto tutto. È accaduto oggi" nella sua casa di Neuilly, ha reso noto la figlia Héloise. Nato nel 1925 come Jean Bruno Wladimir François de Paule Lefèvre d'Ormesson, discendente di famiglia nobile e figlio di un diplomatico al seguito del quale trascorse i primi anni di vita, l'autore di una quarantina di opere fra cui "A Dio piacendo" e "La gloria dell'impero" che lanciò definitivamente la sua carriera letteraria nel 1971, si era avviato a una carriera di alto funzionario e fu membro di delegazioni francesi a varie conferenze internazionali, prima di entrare all'UNESCO. Collaboratore di diversi giornali, diresse Le Figaro dal 1974 al 1976.
Due dati rendono l'idea dell'importanza della sua figura: è il più giovane di sempre ad essere ammesso nell'Académie française, a 48 anni nel 1973, e nel 2015 ha ricevuto, ancora in vita, la suprema ricompensa della pubblicazione nella prestigiosa e curatissima collana La Pléiade di Gallimard.
pon/AFP