Cultura e spettacoli

Morto il noto critico Cesare Segre

Filologo e saggista è stato per anni autorevole firma del "Corriere della Sera" dando vita alla cosiddetta "Scuola pavese"

  • 16.03.2014, 19:54
  • 04.09.2023, 12:23
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Cesare Segre

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Cesare Segre, filologo e critico letterario italiano, è morto domenica pomeriggio a Milano. La notizia è stata diffusa dalla famiglia. Segre, classe 1928, è noto come teorico della semiologia, filologo e saggista, nonché firma del “Corriere della Sera”. Ha pubblicato diverse opere per Einaudi; di recente la sua produzione è stata raccolta in un Meridiano Mondadori.

Cesare Segre, assieme a Maria Corti e Dante Isella ha dato vita a quella che è poi stata chiamata la “Scuola pavese”. Nella sua attività il noto critico ha diretto riviste specializzate come "Strumenti critici" e "Medioevo romanzo".

Nato in provincia di Cuneo in una famiglia poi sconvolta dalle leggi razziali del ’38, Segre conta tra i maestri Santorre Debenedetti, Benvenuto Terracini e Gianfranco Contini. Sue sono le edizioni critiche di riferimento dell’Orlando furioso (1960) e della Chanson de Roland (1971), mentre a partire dagli anni ’60 si è affermato come uno dei più autorevoli teorici italiani dei metodi strutturalistico e semiologico, con opere come "I segni e la critica" (1969) e "Avviamento all’analisi del testo letterario" (1985). Negli ultimi anni ha pubblicato una serie di riflessioni disincantate anche sull’attualità culturale italiana in generale. Nel 1999, si è dato alla narrativa con "Per curiosità".

Cesare Segre ha insegnato filologia romanza prima a Trieste e poi per molti anni all’Università di Pavia, dove è stato direttore del Centro di ricerca su testi e tradizioni testuali dell’Istituto universitario di studi superiori.

ATS/ANSA/Swing

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