Anche la musica classica soffre in tempi di coronavirus, ed in particolare le orchestre sinfoniche come l'Orchestra della Svizzera italiana. Christian Weidmann, che dal 1° settembre ricoprirà la carica di direttore artistico ed amministrativo dell'OSI, si è espresso sulla situazione: "Sappiamo che fino a giugno non potremmo suonare, ma forse il divieto verrà esteso fino a settembre. In questo momento proviamo ad essere creativi e ad inventare una nuova formula per rimanere in contatto con il pubblico. È questa la grande sfida".
L'orchestra sinfonica in Svizzera non è ancora considerata un'attività prioritaria, ma terminato il "lockdown" bisognerà affrontare il tema delle perdite che anche questo settore sta riscontrando. "Il valore della musica deve essere riconosciuto anche sul piano economico", dichiara Weidmann. "La musica è una componente importante nella nostra vita e sono sicuro che in futuro si potrà lavorare con questo valore".