Cultura e spettacoli

Oppenheimer domina la notte degli Oscar

Il biopic sullo scienziato tra i padri della bomba atomica vince sette statuette, Emma Stone è miglior attrice in “Povere creature”, tra i documentari si impone “20 giorni a Mariupol” e Hayao Miyazaki si conferma il maestro dei “cartoon”

  • 11 marzo, 05:56
  • 11 marzo, 09:49

RG 07.00 dell’11.03.24: La diretta di Alessandro Bertoglio

RSI Info 11.03.2024, 07:27

  • Keystone
Di: AFP/AP/EnCa

Lo tsunami previsto si è verificato: “Oppenheimer” ha vinto domenica l’Oscar per il miglior film, insieme ad altre sei statuette, in una magnifica serata che ha visto il film francese “Anatomia di una caduta”, imporsi invece per la sceneggiatura.

Sostenuto da recensioni entusiastiche e da un cast impeccabile, il ritratto di Christopher Nolan di uno degli uomini cardine nella creazione della bomba atomica ha dominato la serata. “Non potrò mai sottolineare abbastanza l’incredibile squadra che abbiamo messo insieme per questo film”, ha dichiarato il regista, approfittando del premio per la miglior regia per ringraziare tutti gli attori.

Cillian Murphy, magistrale nel ruolo di Robert Oppenheimer, un genio nucleare pieno di contraddizioni e dubbi, ha vinto l’Oscar come miglior attore. “Nel bene e nel male, viviamo nel mondo di Oppenheimer” e della bomba atomica, ha osservato l’irlandese. “Quindi vorrei davvero dedicare questo premio ai costruttori di pace di tutto il mondo”.

Il suo antagonista sullo schermo, Robert Downey Jr, che interpreta un burocrate conservatore che orchestra l’umiliazione pubblica dello scienziato, ha vinto il premio come miglior attore non protagonista. L’incoronazione del film è stata completata da altre statuette tecniche - montaggio, fotografia, colonna sonora - che si addicono alla reputazione di capolavoro popolare che il film si è creato fin dalla sua uscita nelle sale quest’estate.

“Anatomia di una caduta” non è riuscito a impedire il trionfo previsto. Questo legal thriller sulla caduta di una coppia artistica disfunzionale, in cui un’ambigua scrittrice interpretata da Sandra Hüller si ritrova accusata dell’omicidio del marito, ha dovuto accontentarsi di un solo Oscar sulle cinque categorie in cui era candidato, ovvero quello per la migliore sceneggiatura originale.

Emma Stone è stata l’altra grande vincitrice della serata. Dopo “La La Land” nel 2017, l’attrice ha ritirato il suo secondo Oscar come miglior attrice per “ Povere creature”. Questo racconto barocco di Yorgos Lanthimos ha vinto un totale di quattro statuette per la sua estetica retro-futuristica. L’attrice interpreta Bella Baxter, una donna suicida resuscitata da uno scienziato pazzo che le impianta il cervello del bambino che portava in grembo.

Il regista Jonathan Glazer ha lanciato un messaggio di pace al Medio Oriente, attualmente minato dalla guerra di Israele a Gaza. “Il nostro film mostra come la disumanizzazione porti al peggio”, ha dichiarato il regista ebreo, aggiungendo che gli israeliani uccisi il 7 ottobre nell’attacco di Hamas e i 31’000 palestinesi morti sono “tutti vittime di questa disumanizzazione”.

Diverse star, tra cui Billie Eilish, Ramy Youssef e l’attore francese Swann Arlaud, hanno indossato spille per chiedere il cessate il fuoco, mentre diverse piccole manifestazioni di attivisti hanno avuto luogo nelle strade di Los Angeles.

Si è parlato anche delle atrocità della guerra in Ucraina e l’Oscar per il miglior documentario è andato a “20 giorni a Mariupol”, sull’assedio della città devastata dai bombardamenti prima e dall’occupazione russa poi.

Nell’ambito degli Oscar per il film straniero, niente da fare per “Io Capitano” del regista Matteo Garrone: al candidato italiano l’Academy ha preferito “La zona di interesse” di Jonathan Glazer, il film dal romanzo di Martin Amis che racconta la “banale” vita quotidiana del comandante di Auschwitz e della sua famiglia nella casa con un grande giardino che confina con il muro del campo di sterminio. 

Il resto della serata è stato scandito dalle numerose strizzate d’occhio del comico Jimmy Kimmel al blockbuster “Barbie”, re assoluto del box office globale l’anno scorso. Billie Eilish ha eseguito la canzone di successo del film “What Was I Made For?” E Ryan Gosling ha infiammato la sala in un completo di paillettes rosa, cantando la sua ballata narcisistica “I’m Just Ken”.

Tra gli altri premi principali, Da’Vine Joy Randolph (“Winter Break”) è stata eletta migliore attrice non protagonista. “Il ragazzo e l’airone”, del maestro giapponese Hayao Miyazaki, ha vinto l’Oscar per il miglior film d’animazione, confermando una volta di più il suo immenso talento.

La società della neve alla notte degli Oscar

Telegiornale 10.03.2024, 20:00

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