Cultura e spettacoli

Parte il Festival di Friburgo

Apertura con un documentario britannico dedicato a un'ammaestratrice di aquile mongola

  • 31 marzo 2017, 21:49
  • 23 novembre, 06:13
Il manifesto di questa 31ma edizione del "FIFF"

Il manifesto di questa 31ma edizione del "FIFF"

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Ha preso il via venerdì sera con la proiezione del documentario del britannico Otto Bell "The Eagle Huntress", che racconta le imprese di una 12enne addestratrice di aquile della Mongolia, il Festival internazionale del film di Friburgo, che fino all'8 aprile presenterà 140 opere provenienti da 45 paesi.

Aprendo le danze, il direttore artistico Thierry Jobin ha affermato che è pericoloso limitare l'offerta dell'arte più popolare, quella cinematografica, alle sole produzioni statunitensi ed europee, che rappresentano soltanto un miliardo di esseri umani.

Da parte sua, il presidente della mostra François Nordmann, vista la presenza del collega Marco Solari, ha reso omaggio a Locarno, intesa come rassegna pioniera e da prendere come modello. E' pure stata salutata la presenza dello scrittore statunitense Douglas Kennedy, "grande difensore di valori umanistici quali libertà, solidarietà, uguaglianza e tolleranza".

ATS/dg

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