A Stoccarda il tribunale del Land del Baden-Württemberg ha condannato, oggi, a sette anni e quattro mesi di reclusione un 62enne riconosciuto colpevole di truffa, per aver falsificato gli smilzi uomini bronzei dello scultore Alberto Giacometti, gabbando vari collezionisti per circa nove milioni di euro. L'imputato, un mercante d'arte di Magonza, che dirigeva una banda di falsari, ha ammesso i fatti.
Il processo prosegue contro un suo presunto complice 60enne. Le autorità tedesche avevano scovato un deposito segreto, con un migliaio di bronzi contraffatti dell'artista bregagliotto, nell'agosto del 2009. In precedenza molte sculture erano già state vendute a vari collezionisti. Stando all'accusa, agli acquirenti veniva detto che i bronzi provenivano da un fondo tenuto segreto dagli eredi dell'artista. Per provare l'autenticità delle opere i falsari esibivano certificati falsi.