Francesco Piccolo, con il suo memoire sulla sinistra italiana dal titolo “Il desiderio di essere come tutti”, si è aggiudicato il premio Strega 2014 con 140 voti. Un podio che è stato conteso fino all’ultimo. Sul secondo scalino, con 5 soli punti di differenza, è salito Antonio Scurati con “Il padre infedele”. Un destino, quello del delfino, che sembra accompagnare il napoletano: già nel 2009 perse per un voto andato a Tiziano Scarpa. Deluso, ha lasciato la sala prima della fine della serata.
Sorpresa invece per il terzo posto di quella che gli esperti hanno definito “un’edizione ringiovanita”, andato a “La vita in tempo di pace” di Antonio Pecoraro.
Un caso più unico che raro
È stato un anno più che positivo per il vincitore della sessantottesima edizione, il casertano si è guadagnato una tripletta di premi. Oltre al più ambito riconoscimento letterario italiano, si è aggiudicato, come sceneggiatore, il David ed il Nastro d'Argento per “Il capitale umano” del regista Paolo Virzì.
ANSA/FrCa
RG delle 12.30 del 4/07/2014; il servizio di Maria Grazia Rabiolo
RSI Info 04.07.2014, 12:45
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