La giustizia ginevrina ha ordinato la restituzione alla Turchia di un sarcofago romano sequestrato al porto franco di della Città di Calvino nel 2010. Il reperto, il cui valore culturale è ritenuto inestimabile, potrebbe provenire da scavi clandestini ed essere stato importato illegalmente.
La proprietaria del manufatto è una società di servizi attiva nel commercio di opere d'arte, si legge in una nota di mercoledì del Ministero pubblico ginevrino. La società dichiara di essere in buona fede e contesta la restituzione del reperto. Essa dispone di dieci giorni per presentare ricorso.
La bara era stata sequestrata nel dicembre 2010 dall'Amministrazione federale delle dogane durante un controllo di inventario. L'Ufficio federale della cultura aveva indicato all'epoca che il sarcofago, risalente probabilmente alla fine del II secolo, era stato scolpito nell'antica città di Dokimeion, nell'attuale regione di Antalya, in Turchia. E’ ornato di bassorilievi rappresentanti le 12 fatiche di Ercole. Lo Stato turco aveva chiesto al restituzione dell’opera d’arte nel 2011.
Red.MM/ATS/Swing