Il lavoro del fotografo svizzero Werner Bischof, di cui ricorre il centenario della nascita, sarà esposto da mercoledì al Musée de l'Elysée di Losanna. "Vogliamo mostrare le sue molte vite fotografiche", ha spiegato alla stampa la direttrice Tatyana Franck, perché è stato "un vero artista che ha reinventato il ritratto come il paesaggio".
In "Point de Vue", prodotta dalla Magnum Photos", saranno in mostra 200 immagini realizzate all'estero da colui che fu un vero giramondo. "Voleva esplorare i continenti", secondo il figlio Marco. Non realizzò però fino in fondo il suo sogno, perché morì nel 1954 in un incidente stradale in America latina.
Point de Vue e Helvetica: gli scatti di Bischof a Losanna
Il percorso conduce lo spettatore dagli scatti a colori negli Stati Uniti alle strade del Messico, quindi al Perù. Più in là, le foto in bianco e nero realizzate in Asia e in particolare in India e al piano superiore i reportage in Polonia, Italia, Grecia, Romania e Paesi Bassi dopo la Seconda guerra mondiale. Vi si vede la povertà, inquadrata con pudore. Una seconda esposizione, "Helvetica", si concentra poi sugli anni svizzeri di Bischof, durante la formazione e il periodo trascorso in studio, ma anche nudi, pubblicità o della serie "Arbeiter", consacrata ai lavoratori.
pon/ATS