Emozione, mal di gola, tensione alle stelle. Ma alla fine è successo quello che molti speravano. Televoto e giuria, due anni dopo i Sinplus, hanno scelto la Svizzera italiana come portabandiera al concorso musicale più importante d’Europa. Sarà Sebalter (Sebastiano Paù-Lessi) con la sua “Hunter of stars” a confrontarsi con gli altri 36 finalisti, i cui nomi si stanno definendo in questi giorni. Da Giubiasco a Copenhagen per inseguire un sogno: il cacciatore di stelle del titolo, porta dunque fortuna.
E’ stata una serata intensa, ritmatissima che ha concluso due giorni di fatiche per i sei finalisti: prove su prove, quasi senza soluzione di continuità. Il brano ufficiale prima, la cover poi. E, sempre, quella tensione che porta anche a piccoli ma simpatici strafalcioni linguistici che, forse, hanno anche aiutato a conquistare il pubblico da casa.
Per Sebalter inizia una primavera davvero impegnativa e piena di speranze: il carrozzone dell’Eurovision Song Contest è una macchina capace di dare una visibilità come pochi altri show.
Sul podio, insieme alla seconda classificata Yasmina Hunzingher, anche i “3 For All” dell’altra ticinese Iris Moné, reduce dalla finale di “The Voice of Switzerland 2013” che è stata anche il luogo dove questo trio è nato ed ha sognato la qualificazione europea, sfuggita di un soffio.
Aspettando l’album e il calendario degli impegni, sarà una notte a caccia di stelle per Sebalter e i suoi cinque compagni di band. Destinazione Copenaghen!
Alessandro Bertoglio