La "Vic" de "La Boum" ("Il tempo delle mele") compie 50 anni oggi, (giovedì) 17 novembre, ma gli occhi e il sorriso di Sophie Marceau (nome d'arte di Sophie Danièle Sylvie Maupu) sono rimasti gli stessi del suo esordio sul grande schermo, con il film del 1980 che trasformò una sconosciuta 14enne, nata nei sobborgi di Parigi, nell'icona di una generazione.
Il lento sulle note di "Reality", di Richard Sanderson
Da allora l'adolescente timida e sensuale, scelta dal regista Claude Pinoteau per ballare un lento, indossando le cuffie, sulle note di "Reality", ha saputo mantenersi al centro della scena, conquistando nel 1983 il Premio Cèsar come miglior attrice promettente per il sequel "Il tempo delle mele 2" e poi intrepretando decine di film: da "Le mie notti sono più belle dei vostri giorni" (1989) di Andrzej Zulawski a "Braveheart" (1995), con Mel Gibson, da "Anna Karenina" (1997) ad "Agente 007 - Il mondo non basta" (1999).
La Marceau nel Tempo delle mele, a 14 anni
Nel 1995 ha esordito come regista con "L'aube à l'envers", un cortometraggio che ha inaugurato il Festival di Cannes.
Sophie Marceau nella giuria del Festival di Cannes del 2015
Nel marzo 2016 ha rifiutato la Legion d'Onore, una delle massime onorificenze francesi, perché Hollande ha attribuito lo stesso riconoscimento al principe ereditario e ministro dell'interno saudita, Mohammed ben Nayef, accusato di violare i diritti umani.
Red.MM/M.Ang.