Cultura e spettacoli

Sorrentino e Bud

Il regista si racconta: "I miei primi film? Spencer e Hill"

  • 19 ottobre 2015, 01:26
  • 6 settembre 2023, 05:07
Paolo Sorrentino conversa con Antonio Monda

Paolo Sorrentino conversa con Antonio Monda

  • romacinemafest

La decima Festa del Cinema di Roma ha un po' meno star sul tappeto rosso rispetto alle edizioni precedenti, però trova uno dei suoi punti di forza nella sezione Incontri ravvicinati, titolo spielberghiano che riassume conversazioni pubbliche con grandi nomi del cinema internazionale.

Dopo la coppia nella vita e nel cinema formata da Joel Coen e Frances McDormand, c'è stato Jude Law. E nella domenica festivaliera uno dei beniamini più recenti della romanità filmata, l'erede di Fellini, come qualcuno si ostina a definirlo, ovvero Paolo Sorrentino.

Cinque spezzoni di film altrui scelti e commentati più un cortometraggio inedito firmato dal regista napoletano, questo il menù.

Tempesta di ghiaccio (Ang Lee 1997), La notte (Michelangelo Antonioni 1961), Era mio padre, (Sam Mendes 2002) Una storia vera (David Lynch 1999) e Mars Attacks! (Tim Burton 1996) le scelte di Sorrentino. Mentre il suo film è La fortuna, episodio tratto da Rio I Love You. Otto minuti per un plot semplice: un uomo anziano sogna la morte della giovane e insopportabile moglie.

Tanti i concetti espressi in maniera garbata e velata di leggera ironia partenopea, tra cui un "la disistima nei confronti dell'estetica ha toccato il cinema a partire dalla metà degli anni '90" che va di pari passo con il mantra sorrentiniano su bello e vero che possono convivere.

Felliniano per davvero il regista lo è sembrato quando ha aggiunto "preferisco il verosimile al vero" perché il vero è noioso.

E poi le persone della sua generazione, almeno quelle con uno straccio di affetto nel cuore nei confronti del cinema popolare, non possono non aver apprezzato la risposta alla domanda del direttore Antonio Monda sul primo film visto nella vita: "era quello con il bambino biondo col caschetto di cui nessuno ricorda mai il titolo, però i primi di cui ho veramente ricordo sono quelli di Bud Spencer e Terence Hill".

Cuore napoletano non mente, così come a fine incontro nell'ammettere di essere arrivato in ritardo per vedere fino alla fine la vittoria del suo Napoli sulla Fiorentina.

MZ

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