Da Hemingway a Orson Welles, da Eugenio Montale a Woody Allen, da Onassis a Agnelli, da Giorgio De Chirico a Frank Sinatra ad Arturo Toscanini. Sono solo alcuni degli illustrissimi ospiti che hanno fatto il mito dell’Harry’s Bar di Venezia.
Più che un bar una leggenda, nata nel 1931 in seguito a un gesto di generosità di un giovane barman dell'Hotel Europa, Giuseppe Cipriani, nei confronti di un cliente americano rimasto senza soldi. Si chiamava Harry Pickering e, per gratitudine, investì in un ritrovo. Sarà il regno di Giuseppe, grande preparatore di cocktail, e prenderà il nome dal suo finanziatore: Harry.
Al luogo, conosciuto mondialmente, è dedicato un film-documentario, Harry's Bar, in programma alle Giornate degli Autori alla Mostra del cinema di Venezia dal 2 al 12 settembre.
La pellicola, diretta da Carlotta Cerquetti che ne ha firmato il soggetto con Irene Bignardi, intreccia la storia di Venezia con le vicende dell’Harry's Bar di cui racconta Arrigo Cipriani, figlio di quel Giuseppe al quale, tra le altre, si devono due creazioni che hanno raggiunto una notorietà internazionale: il cocktail Bellini e il carpaccio.
Diem/ANSA