Un pezzo di Lugano a Montréal

C’è una panchina rossa di Lugano, con la dedica “Per te”. Ci sono il medico che ricorda la paziente e come sia stato possibile affrontare “il calvario della malattia, un ottomila metri di umanità, sostenuti dalla fede nella vita e dalla bellezza di un amore puro”, il marito che si commuove svelando aneddoti della vita della moglie così affezionata al Québec e attenta a ogni piega della vita e c’è la portavoce del sindaco della città, Valérie Plante, che ringrazia in italiano e ricorda l’eccezionalità di “una donna in un mondo di uomini” che con la sua creatività e sensibilità ha dato il la al circo contemporaneo, fondando dapprima il Circo Eloize e poi, dopo l’incontro con Daniele, la Compagnia Finzi Pasca.

A due anni e mezzo dalla scomparsa di Julie Hamelin la città di Montréal ha deciso di intitolarle un parco nel cuore delle Cité des Arts. Un’iniziativa nell’ambito del progetto "Toponym'Elles", volto a omaggiare delle figure femminili canadesi di rilievo, e che ne consacra i meriti artistici. La trilogia del Cielo, la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Torino, Donka, La Verità, i giochi olimpici di Sochi sono solo alcune delle principali opere che Julie Hamelin ha firmato insieme a Daniele Finzi Pasca, ma il ruolo di un’autrice che “preferiva stare nell’ombra” andava ben oltre. E il numero di amici arrivati da tutto il Québec, da New York e della Svizzera sabato l’ha testimoniato. “Pensavo fosse un evento intimo, invece la folla di persone presenti toccate dall’incontro di Julie mi ha sorpreso”, ha confessato Giovanni Pedrazzini, il medico che ha curato l’artista canadese presente all’inaugurazione.

Nel parco pubblico vicino agli studios del Cirque du Soleil trova spazio una tradizionale panchina rossa. Quella resa celebre dallo spettacolo teatrale presentato nell’autunno 2016 dalla Compagnia Finzi Pasca e dedicato a Julie. Su quella panchina, ha detto il marito, Julie amava sedere in riva al lago, pensando, scrivendo, sognando. Sabato a Montreal ci si è resi conto che quella panchina è ancora assai affollata: di ricordi, di amici, di gratitudine.

Nell'edizione del Quotidiano del 11.09 (in onda su LA1 alle 19.00) il servizio girato in Canada