Un sogno ingiallito dal tempo

Nella Svizzera tedesca, anno 1979, era stato un piccolo-grande caso cinematografico: storia di ragazzi pieni di speranze e idee per il futuro, il sognante volo libertario-anarcoide intitolato Dr Tscharniblues e ambientato nel primo quartiere con grattacieli sorto in Svizzera vicino a Berna, era arrivato alle Giornate cinematografiche di Soletta facendo il pieno di pubblico e di gradimenti critici, generando quello che oggi in epoca social si definirebbe hype.

Poi i giovani coinvolti andarono per le loro strade, facendo tutt'altro o talora continuando a seguire le tracce del cinema, come Stefan Kurt, che oggi è un affermatissimo attore.

Quattro decenni dopo, è andato a ripercorrere la vicenda Aron Nick, figlio, nipote e figlioccio di tre dei principali artefici di quell'avventura. Ne nasce Tscharniblues II, il film che giovedì 24 gennaio apre la 54esima edizione del festival solettese.

Una sorta di piccolo amarcord in salsa berner dütsch, ma anche l'occasione per riflettere su come luoghi di abitazione e di aggregazione avveniristici siano diventati, alla prova del tempo, qualcosa di più simile a dei giganteschi formicai.