Hanno il sapore della festa e il profumo dell’infanzia. I fumetti, gustosi compagni di pomeriggi immersi nell’ozio, illuminano la realtà con disegni originali e un linguaggio in perenne mutamento, condito anche con una spruzzata di dialetto. Innumerevoli gli esempi di parole lombarde, venete, siciliane o presunte tali, in bocca agli abitanti di Topolinia e Paperopoli.
“Nei fumetti Disney gli autori creano un cortocircuito lessicale ludico e scanzonato” spiega Daniela Pietrini che ha tenuto in settimana a Bellinzona il corso “Il dialetto nel fumetto italiano”, organizzato dal Centro di dialettologia e etnografia. “L’italiano popolare, quello aulico, il dialetto e il “fanta-dialetto” (ovvero il dialetto mascherato da lingua apparentemente inventata) si mescolano creando una carica ludico espressiva potente”.
E così Topolino diventa il commissario Topalbano , Pippo parla uno pseudo lombardo alla ricerca del popolo del Polo Nord dei “Vaakomaalfiok!” e chi più ne ha più ne metta .
L’intervista a Daniela Pietrini e al fumettista Mischa Pallone andranno in onda a Turné, questo sabato su RSI LA 1 alle 19.10.
Angelica Isola
Il dialetto a Topolinia e Paperopoli
RSI Info 04.09.2014, 15:48
Il dialetto nei fumetti
rsi 04.09.2014, 19:21