Venezia ne fa 75

Il cinema non è certamente un’esclusiva statunitense e non tutto quello che viene girato e prodotto oltreoceano è degno di nota, ma il ritorno di Hollywood in Laguna non lascia indifferenti ed ha una grande importanza per la storia e il prestigio della manifestazione italiana.

Alla Mostra del cinema di Venezia quest’anno, in tutto il programma ma in particolare nel concorso principale, le produzioni USA richiamano l'attenzione di pubblico e media, un fatto che conferma quello che si dice e si legge da alcuni anni: è a fine agosto, al Lido di Venezia, che inizia la stagione gli Oscar.

Alberto Barbera, direttore artistico, affronta ai microfono RSI questo argomento e anche quello che riguarda la presenza a Venezia di numerosi film prodotti dagli Amazon Studios e da Netflix, tra i quali alcuni titoli inizialmente previsti a Cannes, come Roma di Alfonso Cuarón o l’ultimo film – incompiuto - di Orson Welles.

Ad aprire l’edizione 2018 c’è First Man del 33enne Damien Chazelle, che ci mostra il cammino che ha portato l’uomo sulla Luna attraverso colui che per primo vi ha posato un piede: Neil Armstrong, interpretato da un buon Ryan Gosling (già in coppia con Chazelle in La La Land) e da una favolosa Claire Foy.

Dopo le polemiche del pre-festival per la presenza di una sola regista-donna tra i film in concorso, giovedì c’è stato una sorta di contrappasso: le donne sono infatti le protagoniste principali di entrambi i film presentati. Dal nuovo lavoro di Alfonso Cuarón Roma a The Favourite di Yorgos Lanthimos, in cui la sfida è tutta fra Emma Stone e Rachel Weisz.