“Ha diretto film freddamente brillanti, che esploravano gli istinti più bassi dell’umanità”. Nel necrologio pubblicato l’8 marzo del 1999, il New York Times parlava così di Stanley Kubrick, definendolo esploratore di lati oscuri, lontano dalla macchina di Hollywood.
Nato nel Bronx nel 1929, fu il padre a spingerlo sulla strada della fotografia. Il passo verso il documentario e poi il cinema fu breve: 16 film in quasi 50 anni di carriera, una lunga lista di capolavori e 13 candidature agli Oscar, vinto solo una volta nel 1969 per gli effetti speciali di 2001: Odissea nello spazio.
Morto a 70 anni un ventennio fa colpito da un infarto, Kubrick stava ultimando il montaggio del suo ultimo film, Eyes Wide Shut, uscito nelle sale di tutto il mondo qualche mese dopo.
thp