I numeri di tutto rispetto del Pedibus ticinese (che fanno del cantone un esempio a livello nazionale) parlano di ben 136 linee, 1’737 bambini partecipanti e ben 116 tonnellate di CO2 (che altrimenti sarebbero finite nell’atmosfera). E ben un quarto di tutte le linee pedibus nazionali si trovano in Ticino.
Il Pedibus è un “bus” le cui ruote sono tanti piccoli piedi: quelli di bambine e bambini che vanno a scuola con le loro gambe, sotto la guida e la vigilanza di un adulto volontario, spesso un genitore. L’iniziativa è nata 25 anni fa in Svizzera; in Ticino solo da 10 ma l’incremento di partecipazione è stato esponenziale.
Tra gli accompagnatori c’è persino Re Rabadan, al secolo Renato Dotta. E di cose da raccontare, nel tragitto casa scuola, ne ha tante, ma non è l’unico. Il dialogo e lo scambio intergenerazionale sono importanti almeno quanto il beneficio ecologico.
Per il 2025 l’associazione spera di consolidare i risultati ottenuti e far crescere un nuovo progetto, appena partito: il “Bicibus”. Protagoniste saranno sempre le gambe ma questa volta su un paio di pedali.