Economia e Finanza

È giusto che i grandi manager di banca guadagnino così tanto?

I 15 milioni incassati da Sergio Ermotti (UBS) lo scorso anno riaccendono il dibattito e la politica è forse a un passo dall’introdurre un tetto massimo alle remunerazioni: una misura impensabile fino a qualche anno fa

  • Oggi, 12:36
  • 2 ore fa
02:45

Radiogiornale delle 12.30 del 17.03.2025: il servizio di Gianluca Olgiati

RSI Info 17.03.2025, 12:08

  • Keystone
Di: Radiogiornale-Olgiati/ludoC 

È stato reso noto oggi quanto guadagna il più importante manager bancario svizzero: lo scorso anno Sergio Ermotti ha incassato da UBS 14,9 milioni di franchi: 2,8 di stipendio e 12,1 di parte variabile. Una retribuzione importante (anche se proporzionalmente minore rispetto all’anno scorso) per responsabilità importanti, specie visto che è in corso l’assorbimento di Credit Suisse da parte di UBS. Cifre, quelle pubblicate stamani nel rapporto di gestione, che fanno di Ermotti il manager più pagato d’Europa nel settore bancario e che ogni anno, alla loro pubblicazione, fanno discutere.

Il tema delle retribuzioni dei top manager è quindi sensibile e tiene occupata anche la politica, forse a un passo dall’introdurre una misura impensabile fino a qualche anno fa: un tetto massimo ai salari dei manager di banca.

La mozione approvata dagli Stati

Che i top manager diventassero bersaglio della politica era già successo 12 anni fa, con l’approvazione dell’iniziativa contro le retribuzioni abusive. Allora erano i tempi dei bonus milionari di Daniel Vasella di Novartis. Ora ecco una nuova stoccata, che un’altra volta non arriva da sinistra, ma dal consigliere agli Stati dell’UDC Jakob Stark. Sua, infatti, è la mozione approvata a sorpresa e di misura la settimana scorsa dal Consiglio degli Stati, che mira a introdurre un tetto massimo fino ai 5 milioni di franchi per le retribuzioni dei manager di banca. Nel mirino c’era chiaramente UBS.

Manca ancora il via libera dal Consiglio nazionale, ma lo scenario è reale e inquietante, secondo il “cacciatore di teste” zurighese Jonas Neff, specialista nella ricerca di personale in ambito finanziario. “Sarebbe un segnale fatale per l’industria finanziaria e per tutta la piazza economica svizzera, perché lo Stato si immischierebbe nell’economia privata in un modo mai visto prima”, spiega ai microfoni del nostro Radiogiornale.

Il salario non è tutto ma la cifra discussa dal Parlamento avrebbe un effetto negativo sulla ricerca di talenti

Jonas Neff, specialista nella ricerca di personale in ambito finanziario

Intanto però molti osservatori si sarebbero aspettati più sensibilità e fiuto dalla banca nei confronti di un mondo politico chiamato a definire ad esempio i nuovi requisiti di capitale proprio. E più moderazione è quanto chiede anche Vincent Kaufmann, direttore della fondazione Ethos che rappresenta gli azionisti attenti agli investimenti responsabili, che alla RSI spiega: “Salari variabili e i bonus troppo elevati spingono ad assumere rischi eccessivi. Lo si è visto nelle ultime crisi bancarie. Per questo saremmo favorevoli a un sistema come quello introdotto nell’Unione Europea, dove le retribuzioni variabili nelle banche possono essere al massimo il doppio rispetto al salario fisso”

La domanda la poniamo allora al cacciatore di teste Jonas Neff: quanto è determinante il salario per accaparrarsi i manager migliori? “Uno stipendio competitivo è sicuramente un aspetto importante, ma non è sempre necessaria la cifra più alta per convincere le persone migliori – ci risponde – Credo però che la soglia discussa dal Parlamento avrebbe un effetto negativo sulla ricerca di talenti per una banca come UBS.”

Questione anche di termini di paragone, perché se in Europa il direttore della Deutsche Bank - il più pagato - non supera i 10 milioni, le grandi banche americane (JP Morgan o Goldman Sachs, per esempio) arrivano a pagare anche oltre i 30 milioni di dollari.

Non solo le banche pagano super bonus

Per quel che riguarda il resto dell’economia, segnaliamo quanto ha guadagnato il direttore generale di Novartis, Vasant Narasimah che si porta a casa poco più di 14 milioni di franchi, mentre per quel che riguarda Nestlé, da gennaio ad agosto, mese della sua partenza, Ulf Schneider ha incassato 9,6 milioni per 8 mesi, quindi 14 milioni e mezzo di franchi se proiettati su un anno.

1:08:33

UBS: le sfide aperte - Il mondo cambia al ritmo di Trump

60 minuti 10.03.2025, 20:45

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