Nella notte tra 8 e 9 novembre 1938 il regime nazista lanciò un pogrom contro le comunità ebraiche della Germania, Austria e Cecoslovacchia. Il risultato finale fu la distruzione di 7’500 negozi e 267 sinagoghe, 30’000 ebrei furono poi deportati in campi di concentramento. Furono 91 i morti secondo le cifre ufficiali, ma è più probabile che le vittime siano state circa 400. Fu l'inizio dell'Olocausto, che significò la morte di sei milioni di persone.
La polizia ricevette l'ordine di non intervenire, mentre i pompieri dovevano badare unicamente al fatto che il fuoco appiccato alle proprietà ebree non si propagasse ad altri edifici. Oltre al danno, la beffa: gli ebrei dovettero rimborsare ai propri aguzzini il controvalore economico dei danni arrecati alle loro stesse proprietà.
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