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Per gli USA soltanto iPhone “made in India”

A causa dei dazi, Apple intende lasciare la Cina per la produzione degli oltre 60 milioni di dispositivi che annualmente vengono venduti sul mercato statunitense

  • Oggi, 12:21
  • Un'ora fa
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RG 12.30 del 25.04.2025: Il servizio di Chiara Savi su Apple che intende trasferire in India la produzione di iPhone

RSI Info 25.04.2025, 12:30

  • Reuters
Di: ATS/Pa.St. 

Gli iPhone per il mercato statunitense saranno, dall’anno prossimo, tutti assemblati in India. Questo è perlomeno l’obiettivo di Apple, che intende così allontanarsi dalla Cina nell’ambito delle crescenti ostilità commerciali tra Pechino e Washington.

Lo riporta il Financial Times che, citando fonti a conoscenza del dossier, parla di una spinta probabilmente più profonda e rapida di quanto atteso dagli investitori: il colosso di Cupertino mirerebbe infatti a un raddoppio della produzione in poco più di un anno, in modo da arrivare entro la fine del 2026 agli oltre 60 milioni di iPhone venduti annualmente negli Stati Uniti.

L’obiettivo di cambio della produzione in poco più di un anno è pari a una frazione del tempo impiegato da Apple per sviluppare la linea dell’assemblaggio degli iPhone in Cina, un’operazione che ha richiesto quasi due decenni di investimenti ingenti. Attualmente l’azienda dipende fortemente dal Dragone in quanto potenza manifatturiera: in Cina produce molti dei suoi prodotti tramite terze parti come Foxconn, la multinazionale taiwanese che è il più grande assemblatore di prodotti di elettronica al mondo.

Con tale dipendenza, Apple è tuttavia esposta alle pesanti tariffe commerciali imposte dal presidente statunitense Donald Trump nei confronti della Cina. Apple è stata vista accelerare le spedizioni di iPhone dall’India all’inizio di aprile, dopo che il tycoon ha dato il via a una nuova guerra commerciale contro Pechino, esentando poi le importazioni di prodotti elettronici dalla Cina e chiarendo che si trattava di una misura temporanea.

Trump ha imposto alla Cina tariffe del 145%, a cui Pechino ha risposto a stretto giro con un’imposta del 125%. Le preoccupazioni relative all’esposizione di Apple hanno fatto perdere circa 700 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato al gruppo californiano.

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Dazi USA: la Cina tra opportunità e problemi

Telegiornale 19.04.2025, 20:00

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