L'Antitrust dell’Unione europea ha comminato nei giorni scorsi una multa complessiva da 34 milioni di euro (quasi 40 milioni di franchi) per il cartello delle cinture di sicurezza, airbag e volanti, stretto da una serie di produttori giapponesi. Tokai Rika, Takata, Autoliv, Toyoda Gosei e Marutaka hanno infatti partecipato da una a quattro intese illegali fissando prezzi e informazioni sensibili di mercato, danneggiando Toyota, Suzuki e Honda nella zona economica europea.
"Non accettiamo cartelli che impattano sui consumatori europei, anche se il cartello è organizzato fuori dall'Europa", ha dichiarato la commissaria dell’UE alla concorrenza Margrethe Vestager. Gli incontri dei vari cartelli sono infatti avvenuti principalmente in Giappone, ma tutte e tre le marche automobilistiche vittime dell'intesa illegale hanno stabilimenti produttivi nel Vecchio continente, senza contare che una macchina su 11 venduta in Europa è nipponica.
ANSA/Reuters/EnCa