Axpo ha registrato un utile in forte calo nel primo semestre d’esercizio 2023/24 (chiuso a fine marzo). Nell’anno precedente, il risultato della più grande azienda energetica svizzera era stato comunque fortemente influenzato da fattori straordinari a seguito delle turbolenze sui mercati dell’energia dalla fine del 2021 all’estate del 2022.
Nel dettaglio, il fatturato di Axpo è sceso del 35% da 6,50 a 4,22 miliardi di franchi nel primo semestre dell’anno, ha annunciato mercoledì il gruppo. Il calo è dovuto principalmente alla significativa riduzione dei prezzi dell’elettricità e del gas. L’utile operativo è diminuito del 66,2% a 1,30 miliardi di franchi, mentre quello netto ha subito una flessione del 61% a 1,22 miliardi di franchi.
Con l’inverno mite, i mercati hanno continuato a normalizzarsi nel periodo in esame e i prezzi dell’energia si stanno avvicinando ai livelli pre-pandemici, continua la nota di Axpo. In termini operativi, tuttavia, il colosso energetico sta facendo bene e si considera ben posizionato. In prospettiva, la situazione dei mercati rimane instabile a causa della situazione politica globale e gli sviluppi futuri sono incerti. Data la natura stagionale dell’attività, il risultato della seconda metà dell’anno (a fine settembre) dovrebbe essere inferiore a quello della prima. A partire dall’esercizio 2024/25, il forte aumento dei prezzi di mercato dell’elettricità nel 2022 avrà un impatto positivo sui risultati.