La Banca centrale europea ha ridotto il tasso di interesse di riferimento al nuovo minimo storico dello 0,15%, dallo 0,25% fissato in novembre. La BCE ha anche portato per la prima volta in territorio negativo il tasso sui depositi, portato a -0,1%, e diminuito quello marginale dallo 0,75 al 0,4%.
La manovra era molto attesa da analisti e mercati, che sono confrontati da mesi con un’inflazione molto debole e una crescita che stenta a decollare. Lo scopo del provvedimento, oltre a stimolare la crescita dei prezzi, è di rallentare l’apprezzamento dell’euro, che negli scorsi mesi si è rafforzato frenando le esportazioni europee.
Il presidente del’istituzione, Mario Draghi, ha annunciato altre misure di sostegno all’economia, tra cui prestiti a tassi ridotti per le banche fino al 2018 e la preparazione per fornire più credito alle aziende tramite il mercato finanziario.
ATS/AFP/sf