Borse di Asia e Pacifico incerte dopo che la FED statunitense, che ha mantenuto invariati i tassi di interesse, ha espresso preoccupazione per lo stato dell'economia. A pesare sui mercati è sempre la Cina all'indomani del settimo calo consecutivo dell'industria cinese che si fa sentire su Shanghai con il listino che perde il 2,92 per cento. Il listini guardano anche al saliscendi del petrolio.
Il greggio, infatti, sono in ribasso a 31,72 (- 52 centesimi) per il Wti e a – 42 centesimi a 36,68 dollari il Brent. Male anche le altre piazze asiatiche con Shenzhen che perde il 4,18%). Poco mossa, invece, Hong Kong (-0,13%), in lieve rialzo Seul (+0,48%), Sidney (+0,60%) e debole Tokyo (-0,71%) alla vigilia di una serie di dati macro tra cui l'inflazione e la produzione industriale. Chiusura in negativo (-1,38%) anche per Wall Street.
Le chiusure negative delle piazze asiatiche hanno influenzato anche l’apertura delle borse europee. All’inizio delle contrattazioni l'indice dei valori guida SMI, alla Borsa di Zurigo, segnava 8245,77 punti, in flessione dello 0,92% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,83% a 8523,91 punti.
Red.MM/ATS/Swing