“Siamo contenti dei risultati: sono stati raggiunti in un contesto di grandi sfide. E anche la diversificazione delle attività ci sta premiando”. A parlare ai microfoni della RSI è il numero uno di UBS, Sergio Ermotti, che fa il punto sui risultati conseguiti dalla banca nel 2016. Risultati che attestano un utile netto di 3,3 miliardi di franchi. Un risultato positivo, ma in calo del 47% rispetto all’anno precedente.
“Abbiamo raggiunto ottimi risultati non solo in Svizzera ma anche negli Stati Uniti, dove abbiamo compensato la flessione registrata in Europa e Asia”, continua Ermotti.
Restando negli USA, il nuovo presidente Donald Trump ha più volte affermato di voler liberalizzare il sistema finanziario: “Non credo che vi saranno grosse riforme – spiega Segio Ermotti a questo proposito – Neppure una grossa deregolamentazione del settore; probabilmente si cercherà di aggiustare qualche conseguenza negativa, voluta o non voluta, del sistema di regole odierno”.
Per quanto riguarda la Brexit e il futuro della banca elvetica nella City di Londra “qualche carta è stata messa sul tavolo”, spiega Ermotti: “Sappiamo che si cercheranno soluzioni per ammorbidire l’uscita del Regno Unito dall’UE, e questo è positivo, ma per definire cosa fare avremo bisogno di più dettagli. Rimaniamo preparati e flessibili ad ogni tipo di soluzione”.
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