La Cina ha deciso di svalutare, a sorpresa, lo yuan del 2% rispetto al dollaro per rilanciare la propria economia, e in particolare le esportazioni, dopo i dati negativi degli ultimi giorni. Si tratta di una delle maggiori operazioni della Banca centrale di Pechino negli ultimi 20 anni.
La manovra per rilanciare il commercio estero, colpito dall’ancoraggio della valuta cinese con il dollaro, andrà però a colpire il potere d’acquisto dei consumatori cinesi.
La decisione arriva mentre anche le monete di Australia, Corea del Sud e Singapore si sono deprezzate, aumentando i rischi di una battaglia tra valute che punti sulla svalutazione per rendere competitiva l’economia.
AFP/ANSA/sf