Una nuova strategia, dettata dalle contingenze, si sta imponendo nei principali istituti di credito elvetici. Secondo il Tages Anzeiger, i vertici del Credit Suisse hanno già impartito l’ordine di non più accettare la gestione di patrimoni di cui non è possibile accertare l’avvenuta dichiarazione al fisco tedesco.
Altre banche, tra cui UBS e Julius Baer, avrebbero assunto la stesso atteggiamento, che verrebbe esteso anche a clienti, vecchi e nuovi, di altri paesi.
Questa pratica sta prendendo piede alla luce delle multe ingenti che le banche svizzere hanno dovuto pagare recentemente, e forse anche a seguito delle nuove parziali rivelazioni sui paradisi fiscali emerse con il caso "Offshore Leaks".
Le lettere sono già partite
“Consigliamo ai clienti tedeschi di controllare la propria situazione e di regolarizzarla se necessario, altrimenti ci separeremo da loro”, ha spiegato il portavoce del Credit Suisse Marc Dosch, confermando le indiscrezioni di stampa. Un documento di prova da presentare alla banca può essere, ad esempio, la dichiarazione d'imposta, ha aggiunto.
Anche Julius Baer ha già avvertito i clienti tedeschi che seguirà la stessa pratica, ha confermato il portavoce Jan Vonder Mühll. La banca ha spedito diverse lettere in tal senso già in febbraio, dopo il fallimento dell'accordo fiscale tre Svizzera e Germania.
La strategia del denaro pulito
In febbraio il Consiglio federale ha posto in consultazione due progetti per migliorare l'integrità della piazza finanziaria elvetica. Un elemento centrale della cosiddetta strategia del denaro pulito è un maggior dovere di diligenza da parte di banche ed altri intermediari finanziari. Essi non dovrebbero accettare valori patrimoniali se sorge il dubbio che il cliente non li abbia assoggettati ad imposta. E, se ci sono indizi del genere, vanno verificati anche i fondi già presenti da tempo in banca. Il Consiglio federale non vuole però un esame sistematico di tutti i conti e predilige un’autoregolazione del settore.
Fra l'altro non sarà più possibile acquistare un immobile o un gioiello pagando con oltre 100'000 franchi in contanti. Le infrazioni fiscali gravi, ossia per un imponibile di oltre 600'000 franchi, saranno considerate reati preliminari del riciclaggio di denaro.
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Servizio di Roberto Scolla
RSI Info 06.04.2013, 14:52