L'ex amministratore delegato del Gruppo Volkswagen Martin Winterkorn avrebbe saputo già a fine luglio 2015 da sviluppatori della marca automobilistica dell'esistenza del software illegale alla base dello scandalo Dieselgate, omettendo di informare le autorità due mesi prima dello scoppio della vicenda, avvenuto con le ammissioni da Wolfsburg a seguito della pressione delle autorità di Washington.
L'indiscrezione lanciata dall'edizione domenicale della Bild è stata ripresa lunedì da altri quotidiani tedeschi. Alla base delle notizie fornite dal popolare tabloid ci sarebbero testimonianze contenute nell'inchiesta interna condotta dallo studio legale americano Jones Day.
Secondo quanto riportato, la VW avrebbe deciso di comunicare in agosto alle autorità americane solo che le auto coinvolte "non rispettavano le prescrizioni di legge", tralasciando la questione del software illegale e dunque la volontà di inganno. Winterkorn avrebbe invece sostenuto di non aver saputo che l'installazione di quel software rappresentasse un inganno.
ATS/Reuters/EnCa